compito di realtà italiano 3D

Il compito di realtà di italiano delle classi terze prevedeva l’elaborazione di una lettera formale a un direttore di un giornale dove bisognava criticare un articolo pubblicato su una rivista con questa traccia:Hai letto su un giornale un articolo piuttosto critico sui giovani di oggi. Poco impegnati a scuola, che trascorrono gran parte del loro tempo libero guardando la TV o giocando ai videogiochi, che danno poco importanza “all’essere”, ai valori della vita, mentre attribuiscono grande importanza a tutto ciò che rientra nella sfera “dell’apparire” (abiti firmati, cellulari all’ultima moda). Decidi, di scrivere una lettera al direttore del giornale esponendo il tuo punto di vista, e le tue riflessioni in proposito che faranno ovviamente riferimento al tuo percorso scolastico, alle tue letture, ai tuoi progetti futuri.Gli alunni della terza D del plesso Verga hanno così espresso le loro opinioni riportiamo qui di seguito alunni stralci:

Giarre 31/12/18

Egregio Direttore,

le scrivo a proposito di un articolo appreso qualche giorno fa e pubblicato in una pagina del suo giornale, riguardante la vita condotta dai giovani d’oggi.

Hascreditato la nostra generazione, definendola priva di valori, indifferente alla vita, poco vogliosa e produttiva, volta all’apatia e all’apparenza, una generazione di adolescenti che alle relazioni sociali “Normali” preferiscono il mondo virtuale, più facile da vivere in quanto non impone alcun sacrificio per incontrarsi, i social ottemperano tranquillamente al bisogno di stare insieme.

Dal suo eccelso punto di vista, viviamo un mondo parallelo, fatto di leggerezza e divertimenti sfrenati, un mondo che non ha prospettiva di costruzione ma solo di autodistruzione.Forse per alcuni punti non obietterei, in quanto il mondo è cambiato, ci si muove più in rete, rispetto ad un tempo non troppo lontano, e si vive con una modalità di approccio e di conoscenza diversa, ma carissimo e illustrissimo direttore, io mi sento in dovere di difendere la mia fascia d’età e i miei coetanei, poiché è con essi che sto cercando di costruire il futuro, ogni giorno svolgendo il mio dovere scolastico e il mio dovere come figlio e cittadino.

Un esame più approfondito della società odierna potrebbe probabilmente mettere in luce che non sempre i giovani hanno responsabilità sulla loro condotta ma come nella maledizione di Edipo si trovano a pagare le colpe delle generazioni a loro precedenti.

Se non ereditiamo la possibilità di inserirci facilmente nel mondo del lavoro, possiamo trovarci sbandati e azzerare improvvisamente sogni e progetti.

Io metto ogni giorno un tassello per la costruzione del mio futuro, perché possa realizzare in un bel mattino, il puzzle perfetto della mia vita.

E con questo la saluto con doveroso rispetto

Gabriele Sorbello

Distinto signor direttore,

vorrei esporle la mia opinione in merito all'articolo pubblicato sul giornale riguardante l'argomento dei ragazzi d'oggi. Ritengo che la sua affermazione sia totalmente corretta. È vero che i giovani dei nostri giorni trascorrono la maggior parte del tempo davanti a uno schermo, senza coltivare hobby o attività che tengano impegnata la mente e l'arricchiscano. Si tende a dare sempre meno importanza alla scuola, all'istruzione in generale, molti ragazzi non si preoccupano più di eccellere, di migliorarsi, di adattarsi al livello della classe. Ormai ci si accontenta di avere un percorso scolastico discreto, non ci si interessa di impegnarsi per avere buoni voti e delle basi solide per il lavoro che si intraprenderà in futuro. Infatti, discutendo con i giovani dei loro prossimi progetti o ambizioni, è evidente che non hanno la buona volontà di studiare, lavorare, né tantomeno di raggiungere un qualsivoglia obiettivo che obbliga a fare qualche rinuncia. Ma la piaga più disastrosa che affligge la gioventù di oggi è l'indifferenza più totale verso il proprio essere e, al contrario, un interesse smisurato verso tutto ciò che rientra nella sfera dell'apparire. Gli adolescenti, in questa fase così critica della loro vita, hanno una forte insicurezza che li spinge a chiudersi in sé stessi e a non dimostrare quanto valgono, celando il proprio carattere e la personalità che li contraddistingue. Si cerca invece, di seguire le mode del momento per farsi notare e stare sotto i riflettori di tutti.  Esempi concreti di questa tendenza sono: i cellulari super avanzati, gli abiti firmati, i negozi seguiti dalla massa...insomma, tutto ciò che di superficiale e futile attrae i ragazzi. Quindi, in sostanza i giovani non riescono ad essere se stessi e si conformano a chi tra loro viene considerato “popolare” solo perché sicuro di sé e conosciuto per alcune qualità e “definizioni” che gli vengono assegnate. Privi di autostima, i giovani più insicuri cercano per amico qualcuno che dimostri fiducia in sè stesso che sia consapevole delle proprie qualità, solo per sentirsi accettati, ben voluti, una sorta di modello da imitare. Io però resto dell'idea che non è colpa dei ragazzi se nella società di oggi hanno questo tipo di problemi, bensì dei genitori che si disinteressano della vita dei loro figli, che li lasciano liberi di fare quello che vogliono e che non riescono a porre loro dei limiti. I genitori dovrebbero aiutarli a sviluppare un proprio modo di pensare e di essere, nella consapevolezza delle loro qualità. Compito dei ragazzi dovrebbe essere quello di lasciarsi guidare nel difficile percorso della crescita che spesso confonde e fa perdere di vista le cose veramente importanti della vita. La ringrazio per aver letto la presente lettera e spero che prenda in considerazione il mio parere.

Distinti saluti

  Maria Lusia Maugeri

 

 

 

Egregio Direttore,

leggendo il suo giornale ho notato un articolo riguardante la società di oggi, l'uso di computer e smartphone, la troppa importanza ai videogiochi e vestiti di marca e la poca importanza ai valori veri della vita, allora ho deciso di esprimere il mio pensiero. I ragazzi di oggi passano la maggior parte del loro tempo libero con telefoni e videogiochi, senza pensare a ciò che potrebbero fare con altro divertendosi molto ugualmente. Con il troppo uso di questi strumenti i ragazzi si distraggono molto facilmente dallo studio e danno poca importanza alla scuola. Usando continuamente questi oggetti elettronici, tendono anche a chiudersi in loro stessi allontanandosi dalla realtà che li circonda e dando poca importanza ai valori veri della vita. Personalmente, uso molto il telefono per tenermi in contatto con i miei amici, per ascoltare la musica e stare sui social. Però sono contraria all'uso eccessivo di essi perché, anche se mi tengo in contatto con i miei amici, preferisco parlargli dal vivo, stare con loro ed osservare le loro emozioni, ma sono contraria al loro uso eccessivo, anche perché, osservando foto di VIP o comunque persone famose, si è spesso influenzati dal loro abbigliamento firmato, appariscente e costoso. Vedendo tutto ciò più volte al giorno si è influenzati e portati ad acquistare abbigliamento firmato per cercare di essere il più possibile simili a loro. Nonostante ciò, qualcuno sostiene che avere il cellulare all'ultima moda sia un modo per attrarre e per sentirsi ricchi, che stare troppo tempo con esso non è per niente un male e che con i tempi d'oggi è meglio chiudersi in esso che aprirsi per vedere le cose negative che ci circondano, che avere vestiti alla moda e costosi sia un modo per rendersi superiori rispetto ad altri. Non sono d'accordo, perché non c'è bisogno di avere oggetti e vestiti all'ultima moda per attrarre gente, basta semplicemente essere sé stessi cercando di apparire così per come si è. Non c'è bisogno di tutto ciò per sentirsi "in", perché nessuno è superiore a qualcun altro ma tutti siamo uguali, In conclusione, il telefono e tutti gli altri oggetti elettronici se usati in modo adeguato non fanno male ma anzi possono rendere la vita più semplice e gradevole, ma senza mai esagerare e bisogna pensare che al di fuori della tecnologia c'è un mondo da vivere e scoprire migliore di quello del telefono. 

Cordiali saluti

Martina Sara Biondi

 

Illustrissimo direttore,

le scrivo una mia opinione sui giovani d'oggi, svogliati e pigri.

Diversi anni fa le difficoltà che incontrava un giovane erano da collegarsi principalmente alla povertà, alla scarsità di svaghi ed all’impossibilità di soddisfare tutti i propri capricci. Involontariamente questo però creava persone più forti e meno soggette all’instabilità psicologica. Al giorno d’oggi, con l’avvento di un certo benessere per tutti, i problemi dei giovani si concentrano maggiormente nell’ambito esistenziale. Mentre in altre epoche il destino di ciascuno era in larga parte deciso dalla nascita (i figli continuavano l’attività del padre e le donne erano relegate in casa) oggi la libertà che ci viene fornita da una relativa ricchezza, ci permette di scegliere il nostro destino. Questa è stata un’importantissima conquista dell’umanità, che ci pone nelle condizioni di compiere delle scelte. Questa “autogestione” è anche causa però di smarrimento nel momento in cui bisogna operare delle decisioni. Ogni giovane ha davanti a sé innumerevoli esempi che può seguire e spesso si genera confusione su quale prediligere.

 

Il mondo in cui viviamo è ormai pieno di modelli plagianti che molti programmi televisivi trasmettono alle nuove generazione, soprattutto ai giovani, che ormai sono influenzati da questi esempi e tendono ad imitarli poiché pensano che rappresentino la “perfezione” anche se in realtà questa non esiste e mai esisterà, ma è solo finzione e apparenza.
Questo perché molti giovani tendono a copiare questi esempi, in quanto li considerano una sorta di traguardo e quindi vogliono riuscire a raggiungerlo continuando a confrontarsi con i modelli che vengono continuamente proposti da molti mass media che spesso rappresentano la finzione. Mass media come la televisione, attraverso la quale si trasmettono molti modelli ai giovani, fanno sembrare che tutto sia perfetto anche se in realtà si stanno solo perdendo molti valori e di conseguenza anche la propria identità.                                                         

Tutte questi valori fondamentali per un qualsiasi individuo dovrebbero rendere una persona completa e felice e farla sentire amata e capace di provare forti emozioni.

Questi giovani, invece, hanno perso tutti i valori e interessi, e fanno una vita sommersa dal pessimismo e dall’insicurezza, che non sono di certo presupposti fondamentali per il loro futuro. Si trovano quindi privi di motivazioni che possano servire per stimolarli verso la vita della società in cui vivono. Per questi giovani nulla è più importante e si lasciano andare allo scorrere della vita, senza più voglia di scoprire, imparare, conoscere e fare qualcosa che li possa rendere soddisfatti.Credo che a volte, magari a causa di un ambiente e una società con cui essi non riescono a rispecchiarsi e che quindi non li stimola abbastanza, diventano insicuri, annoiati e disattenti dato che hanno valori differenti; non possiedono infatti valori importanti ma piuttosto molti si basano solamente sulle cose materiali perché vogliono seguire il resto della loro generazione, senza pensare con la propria testa, e questo fondamentalmente perché sono viziati e ancora immaturi. Bisognerebbe quindi cercare di recuperare i valori che la maggior parte dei giovani sta perdendo estraniandosi quindi da tutti quegli inutili stereotipi comuni

 

Spesso le scelte fondamentali che un giovane deve fare e che riguardano tutto il suo futuro, devono essere compiute in un’età ancora poco matura. Un ragazzo comincia a scegliere cosa diventerà sin dalla scuola superiore, quando potrebbe non avere ancora le idee chiare. I giovani vengono spinti a crescere in fretta ma si devono poi districare in una società eccessivamente rigida e inerziale. Un’altra causa plausibile per la fragilità dei giovani è che mentre diversi anni fa cercare di soddisfare i bisogni primari, quelli alimentari in primo luogo, impegnava spesso tutte le energie degli individui, oggi l’attenzione si sposta soprattutto su capricci e mode, che sono sicuramente più ambigui e difficili da seguire che le necessità basilari. Questi sono i risultati di una società evoluta ma che è anche causa di molti problemi. Inoltre, un motivo che aggrava questa situazione è la carenza delle relazioni affettive in famiglia. Può essere che il padre e la madre siano impegnati nella propria professione e non abbiano il tempo di dedicarsi ad una completa educazione dei figli. Questa situazione lascia il ragazzo in una condizione di solitudine e dà uno stimolo a crescere ancora più in fretta e ad operare scelte autonomamente, anche quando una certa esperienza ed “anzianità” sarebbero indispensabili.
In conclusione, si può dire che orientarsi fra le molteplici idee e suggerimenti che percorrono la contemporaneità e nello stesso tempo dare coerenza alla propria vita spesso si rivela un compito molto arduo che può causare nei giovani uno stato d’animo fragile e dubbioso.

 

 

                                                                                                    Cordiali saluti,

                                                                                                    Scandurra Lorenzo

 

 

 

Egregio direttore,

Ho da poco finito di leggere il suo ultimo articolo giornalistico che presentava il seguente tema: “I RAGAZZI DI OGGI”.

È un discorso di cui si sta parlando da un po’ di tempo. Si fa sempre il confronto fra i giovani di oggi e quelli di una volta, riscontrando molti aspetti diversi. Una volta I figli venivano cresciuti e educati con discipline e regole molto dure e severe, avevano rispetto verso tutti e non osavano contraddire o disobbedire ai propri genitori, tanto da chiamarli madre o padre. Pensavano solo ad andare bene a scuola e farsi un futuro per fare orgogliosi i propri genitori di loro. Aiutavano il padre o i nonni nei lavori duri come per esempio nei campi.

Oggi invece viviamo in un’altra società, un’altra epoca, praticamente un altro mondo dove i lavori faticosi, i sacrifici e il rispetto reciproco sono ormai quasi spariti dove è tutto a portata di un click. Questo mondo si basa sulla tecnologia e sull’informatica, sullo sviluppo elettronico e sulle industrie. I ragazzi cresciuti in questo ambiente sono molto superficiali, non hanno rispetto verso gli altri, trascurano lo studio, passano intere giornate davanti al telefono, alla televisione oppure giocando ai videogiochi, non aiutano più gli altri quando hanno bisogno, pensano solo alle ultime mode, agli ultimi telefoni usciti, ai vestiti di marca, così da essere apprezzati dagli altri per l’aspetto esteriore e non quello interiore rischiando di diventare uguali agli altri, perdere la propria originalità diventando uno dei tanti manichini. Curando solo l’aspetto esteriore e non avendo veri valori rischiano di diventare delle bellissime persone vuote. Questo bisogno di essere uguali agli altri è ampliato dalle multinazionali e dalla pubblicità, che essendo consapevoli di questo problema, affondano proprio su questo argomento con i loro spot dove alle volte inseriscono anche personaggi famosi che approvano il prodotto. Così facendo i ragazzi, volendo assomigliare alla celebrità, vanno a comprare il prodotto di cui, molto spesso, non hanno nemmeno bisogno. Tornando al discorso dei videogiochi, possiamo affermare che oggi se ne fa un grande abuso. Infatti, questi ultimi vengono utilizzati dai ragazzi in modo scorretto o talvolta in maniera ossessiva, tanto da portare alla riduzione degli spazi dedicati all’attività fisica e sociale, stanchezza mentale che può avere conseguenze negative sul rendimento scolastico. Un rapporto sbagliato con i videogiochi può portare a sostituire completamente le relazioni sociali favorendo l’isolamento, perché si crede che la compagnia la si possa trovare nel giocare. Quindi si può capire, da quanto ho detto, che quello che deve preoccupare non è l’uso, ma piuttosto l’abuso che i ragazzi possono fare di tablet, telefonini o videogiochi. Tuttavia, a volte, non è sempre colpa dei ragazzi, ma dei genitori troppo permessivi che, pur di accontentarli, li lasciano giocare in maniera smisurata. Pertanto, è importante che ogni genitore stia attento alla frequenza dell’utilizzo e alle ore che i bambini e i ragazzi passano alle prese con apparecchi tecnologici.  Tuttavia, i videogiochi portano anche dei benefici in quanto sono giochi che stimolano la comprensione dei compiti da svolgere, inoltre possono favorire apprendimenti su alcune tematiche specifiche e conoscenze relative a terminologie tecniche.

Ovviamente esistono molte eccezioni dove molto spesso i ragazzi non ne fanno un uso scorretto ma usufruiscono della tecnologia per accrescere le proprie conoscenze, spendendo il loro tempo libero nello svolgimento in altre attività.

Concludo dicendo che, secondo la mia opinione, gli adulti dovrebbero avere più fiducia in questa nuova generazione poiché anche noi abbiamo le nostre potenzialità, non dobbiamo essere giudicati prima del tempo, perché ogni generazione ha avuto i suoi pregi e i suoi difetti.

Ho deciso di scriverle questa lettera perché volevo esprimere un mio giudizio sentendomi preso in causa poiché facendo parte di questa generazione così tanto criticata. Spero vivamente che lei leggerà questa lettera così che possa comprendere le mie idee condivise anche da molti miei coetanei.

Distinti saluti.

Mattia Imbrogiano

 

 

EGREGIO DIRETTORE                                                                                           

 

Le mando questa lettera per esporre le mie considerazioni e idee che spero lei accetterà.

Stamane ho letto il suo articolo intitolato “La nuova generazione” dove il tema principale sono iproblemi che affliggono gli adolescenti di oggi, anche io sono una studentessa di tredici anni e quest’anno affronterò gli esami di terza media.

Ritengo che quello scritto sul suo articolo non rispecchi del tutto la realtà di oggi, sono d’accordo sulle critiche da lei affermate sul fatto che noi adolescenti di oggi non rispettiamo le regolee non svolgiamo a dovere i nostri compiti quotidiani.

Ma se lei si guardasse intorno noterebbe che l’intera società è cambiata e niente è come prima; anche in ambiente scolastico, in realtà nessuno rispetta a dovere i propri compiti tanto da trovare in giro molte persone incompetenti e invece persone competenti messe di lato.

Il nostro sistema sta cambiando ma in peggio e noi ne siamo complici perché il sistema siamo noi.

Possiamo affermare che in un popolo generalmente corrotto, la libertà non può esistere a lungo per me questi sono i valori della vita pur essendo una ragazzina conosco la differenza tra quello che bisogna fare e quello che bisogna evitare.

Gli adolescenti hanno la tendenza a nascondersi dietro banalità come i giochi e creano un muro intorno a loro solo perché non vengono capiti da chi hanno intorno.

I due grandi problemi dell’adolescenza sono: trovarsi un posto nella società, ma allo stesso tempo trovaresé stessi.

È vero che molti giovani di oggi danno importanza a quanti followers hanno su Istangram o di averevestiti all’ultima moda, ma anche gli adulti ne sono vittime alcune volte peggio dei ragazzi stessi.

Anche solo camminando per strada vediamo che un gruppo di vecchietti seduti su una panchinaanziché parlare tra di loro li vedi che seguonoassiduamentequell’apparecchio che emanaluce (un cellulare!).

Quello che voglio farle notare che non siamo solo noi giovani a trascurare i valori della vita ma anche voi adulti; senza dubbio la vostra presenza ha influenza su di noi…

Qui concludo le mie considerazioni e riflessioni, come vede sono una semplice ragazza in prossimità di entrare al liceo, a cui piace ballare e leggere romanzi.

Per me i valori della vita sono le azioni, i progetti che io ritengo giusti per me e per il mio futuroe non ciò che la società mi impone di fare.

Tutto ciò che ho scritto si basa su me considerazioni personali.

In attesa di una sua risposta, le porgo i miei più cordiali saluti.

 

 

Aquino Alessia

 

 

 

 

 

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