"Un viaggio virtuale attraverso miti e leggende della Sicilia" Gita a Brolo

Un viaggio virtuale attraverso miti e leggende della Sicilia è stato quello compiuto dalle classi prime della scuola secondaria di primo grado del nostro istituto Giarre e compiuto nel suggestivo Palazzo Germanà a Brolo, dimora settecentesca del comprensorio tirrenico, esperienza didattica sui generis fatta con Stefania Bonifacio, giornalista e docente di storia riconosciuta come l’erede spirituale di Santi Correnti.

Con l’ausilio di proiezioni di immagini e con il sonoro dato da musiche classiche e da film kolossal, la Bonifacio negli abiti di un gentiluomo del secolo XVIII, in piena sintonia con la dimora storica ha accompagnato gli allievi nell’esplorazione di quel ricco patrimonio di miti e leggende dell’isola che costituisce l’impronta emotiva del popolo siciliano.

Ed eccoci insieme alla corte dell’imperatore Federico II di Svevia e ad assistere a un esempio di filantropia espressa dall’Hohenstaufen verso i contadini palermitani. Lo "Stupor Mundi" riduce le ore di lavoro nei campi durante la stagione estiva precorrendo di almeno otto secoli le otto ore lavorative attraverso un originale criterio di misura del tempo: un masso tronco conico posto ai piedi del Monte Pellegrino e l’ombra della montagna su di esso, regolava il tempo quotidiano delle fatiche.

 E ancora un'esplorazione nella Catania bizantina per rivivere la leggenda dell’elefante in pietra lavica di Catania e il suo caratteristico nome, Eliodoro che richiama alla memoria un episodio verificatosi nell'VIII secolo d.C.: Era vescovo in quel periodo un uomo carismatico, Leone, le cui funzioni religiose e l'opera di soccorso verso gli afflitti veniva disturbata dalla presenza nefasta di un negromante che soleva cavalcare un pachiderma di pietra...

Il mistero dell’acqua ci conduce sulle rive del lago di Pergusa (EN), dove una natura incontaminata regna sovrana, opera della munifica dea della Fertilità, Demetra e dal ratto della graziosa figlia di costei, Persefone, gli antichi solevano spiegare in Sicilia l'alternanza delle stagioni.

<<La didattica di storia della Sicilia nelle dimore storiche- spiega la Bonifacio- ha la funzione di restituire bellezza e grazia a una terra che ha tanto contribuito allo sviluppo dell'umanità. La Sicilia vive quel marchio indelebile di "terra di mafia", nulla di più inesatto perché non si può circoscrivere la storia di un popolo alla vicenda di malfattori il cui miglior perdono è la vendetta. Gli allievi accompagnati dai loro docenti, in questo contesto, cominciano a instaurare col territorio un rapporto diverso, basato sull'amicizia, sull'amore verso un'isola, ricchezza del Mediterraneo>>.

L'animazione fatta dagli allievi, consente a questi di vivere le esperienze del passato come a loro stessi familiari e di migliorare parimenti la capacità di esposizione, di sintesi e di analisi dei fatti storici con le conseguenze positive nel rendimento scolastico. L'esperienza si è conclusa con la visita al museo dell'Inquisizione e delle Fortificazioni costiere della Sicilia avente sede nell'affascinante e suggestivo castello dei Principi Lancia di Brolo.

Prof.ssa Maria Giovanna Musmeci