Visita d’Istruzione a Brolo e Tindari tra miti e leggende

La nostra classe la 1G del plesso Verga, giorno 5 aprile, insieme alla prima B e G di Sant’Alfio abbiamo effettuato una visita d’istruzione a Brolo e Tindari, accompagnati dalla professoressa Musmeci. La nostra prima tappa è stata il Palazzo Germanà di Brolo, entrati lo abbiamo visitato: c’erano varie stanze, tra le quali quella della musica con un antico forte-piano e vari ritratti e quadri dell’ottocento. Dopo ci siamo accomodati in una stanza con al suo interno degli affreschi nel soffitto che ritraevano delle muse e animali mitologici ed erano esposti degli abiti antichi. Qui abbiamo incontrato la giornalista, la dott.ssa Stefania Bonifacio, si è presentata vestita come una donna del ‘700 con abiti molti vistosi, ricchi di pizzi e merletti. La Dott.ssa è stata molto simpatica, gentile e disponibile con noi perché ci ha spiegato delle leggende inerenti al territorio, rispondendo ad ogni risposta che le ponevamo. La Dott.ssa per far capire meglio ciò che spiegava, ha chiamato dei volontari, facendo animare le leggende che raccontava. Queste interpretazioni sono state molto dettagliate ed accurate perché i nostri compagni hanno indossato dei vestiti particolari che appunto richiamavano il ruolo che gli era stato assegnato e inoltre (sono stati bravissimi) hanno imparato in poco tempo delle battute da recitare. La prima leggenda è stata quella di Donnavilla “Ai piedi di Tindari ci sono molte grotte, in una di queste viveva Donnavilla, una bellissima maga, ma crudele. Quando una ragazza raggiungeva l’età da marito lei la chiamava con la sua voce suadente e intrappolata nella sua grotta le mangiava il cuore. Un giorno una donna che aveva una figlia da età da marito, prego la Madonna che non finisse nelle sue grinfie. La Madonna le apparve in sogno e le diede un rosario da far indossare alla figlia. La donna lo fece indossare alla figlia. Quando Donnavilla stava per divorare il cuore della ragazza dopo averla sedotta e condotta nella sua grotta, vedendo il crocifisso emise un forte grido e fuggi definitivamente da Tindari. La ragazza con il futuro marito fondarono il Santuario.” La leggenda della Madonna Nera, invece, narra di una ricca donna che un giorno venne a visitare il Santuario…ma vista la Madonna bestemmiò dicendo che era brutta e nera…in quello stesso istante sua figlia cadde precipitando dal precipizio in mare…allora si mise a pregare scusandosi con la Madonna e avvenne il miracolo emersero dalle acque delle terre che attutirono la caduta e la bimba si salvò.  Altre leggende sono state narrate e drammatizzate…come anche quella di padre Celestino di Giarre… molto divertente! Usciti dal palazzo siamo andati nel castello di Brolo risalente al 1094 dove c’è il Museo della Tortura. In esso sono presenti tutti gli strumenti utilizzati dall’Inquisizione per torturare i prigionieri. Oltre alle torture ci hanno spiegato come le famiglie venivano distinte (per cognome) con dei scudi che rappresentavano le loro casate appendevano all’ingresso delle loro dimore. Usciti dal castello ci siamo diretti a Tindari e siamo andati dalle suore Speranzine, che ci hanno ospitati per pranzare. Dopo aver finito di pranzare ci siamo spostati nell’antico Santuario di Tindari (dove abbiamo incontrato la nostra guida) e abbiamo iniziato la visita, siamo andati nella sacrestia e la guida ci ha fatto vedere dalla finestra le terre emerse durante il miracolo della Madonna Nera e gli ex voto. Dopo abbiamo visitato nuovo Santuario sfarzoso e pieno di mosaici. Nel Santuario antico c‘è una copia della statua della Madonna Nera e invece nel Santuario nuovo c’è la vera statua posta in alto sollevata da un gruppo di angeli. Poi ci siamo diretti agli scavi archeologici, con i resti di quartieri, terme con le tre vasche (la tiepida, la calda e la fredda), la basilica che aveva lo scopo di abbellire l’entrata della città e il teatro dove abbiamo individuato l’orchestra e le varie entrate utilizzate in epoca romana dai gladiatori. La gita è stata bellissima e molto istruttiva, piena di informazioni utili e importanti, che hanno arricchito la nostra cultura.

 

Classe  1G

Destinazione: